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ALICE

                                         



ANNA: Come ti senti all’interno di un gruppo di donne?

ALICE: Penso ci sia una componente molto positiva di comprensione reciproca ma che ci sia comunque anche un paragone inevitabile, soprattutto tra coetanee a Milano, che è così piccola e alle volte così chiusa. 

Vorrei anche dire che il  confronto è anche positivo, io con le mie amiche donne parlo di tutto ed è il motivo per cui siamo amiche…c’è un grandissimo scambio di opinioni. 

A:Vorresti sposarti in un futuro? 
AL: Io sto imparando a vivere nel presente… però si, vorrei sposarmi per il valore dell’amore nella coppia. Nella vita capitano delle cose che ti tolgono serenità e sicurezza, cose che ti mettono davanti effettivamente quella che è la vita con tutte le imprevedibilità che può avere… io in un futuro vorrei essere serena, basta, se la mia serenità sarà avere una famiglia “tradizionale” avrò quello, se la mia serenità sarà vivere dall’altra parte del mondo vivrò dall’altra parte del mondo.

A:E dimmi di quest’altra parte del mondo.
AL: La mia pulsione di andare via non è uno scappare dai problemi che ci sono in Italia quanto più scoprire le bellezze che ci sono fuori dall’Italia…l’essere italiana, poi vive dentro di me. 

A: E se invece ti dovessi chiedere di scappare, da cosa scapperesti?
AL:  Vorrei fuggire dalla paura, dell’essere donna a Milano, dell’angoscia di interagire con qualcuno dalle nove di sera in poi. 

Io non credo che la donna sia debole, sono cresciuta con mia nonna che quando ero piccola mi diceva sempre che le donne sono forti e io urlavo da bambina “le donne sono forti, le donne sono forti… ” le donne hanno una forza interiore speciale, non la voglio comparare a quella degli uomini, voglio dire solo che è speciale. In Italia ancora purtroppo, soprattutto in certi ambienti, c’è questa concezione dell’uomo, inteso maschio, come detentore di un potere decisionale banalmente fisico, un potere che può esercitare su di te… ovviamente non condivido questa cosa ma esiste e  ne sono consapevole. 

A: Da cosa pensi che parta questa presa di potere?
AL: Direi da un'aura di giudizio veramente pesante,  l’Italia ne è colma. Come sul grandissimo tema dell’aborto, nessuno ha il diritto di giudicare e di prendere potere su una decisione di qualcun altro. 

A: Cosa ti fa sentire più donna? 
AL: La mia autocriticità, perché appunto parto da un'idea della donna come essere assolutamente forte come essere assolutamente speciale, quindi vorrei essere io la prima ad essere forte e speciale. Per esserlo devo ascoltarmi, osservarmi e di conseguenza essere anche autocritica.