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ADRIANA




ADRIANA: Sono nata qui, in questa casa e appena nata stavo morendo e mi hanno battezzata…sono nata assieme alla Madonna della Civita, nello stesso anno. La prima volta che sono uscita da Ponza avevo 16 anni. Sono andata a Napoli per un mese e poi ho conosciuto mio marito che avevo 13 anni e lui 17, quando ho compiuto 18 anni ci siamo sposati e ci siamo trasferiti in America per 7 anni. Lì sono nati due dei miei tre figli. 

ANNA: Ti ricordi come è stato uscire da Ponza? 

AD: Oh, meraviglioso! Perché allora la nave impiegava 6 ore per arrivare a Napoli, faceva Ponza, Ventotene, Ischia, Casamicciole, tutti questi paesi… e per me è un ricordo indelebile, la prima volta che ho visto la città mi sembrava una cosa immensa. 

A: E perché vi siete trasferiti in America? raccontami un po’ di com’è stato e del perchè sei tornata poi a Ponza.
AD: Perché mio marito già lavorava in America da alcuni anni, avevamo una casa a Trasnik, un rione del Bronx, formato da tutti ponzesi, vicino al mare. Stavo bene lì, mi ero pure comprata casa. Però comunque è una vita molto diversa, la prima cosa che ti domandavano non è "come stai" ma "tu lavori?" Ho deciso di tornare perché comunque avevo solo due genitori e una sorella e loro vivevano qua, la vita è una e sono tornata…

A: Quali sono per te dei grandi valori che hai imparato dalla tua famiglia e che hai portato avanti nella famiglia che hai costruito? 
AD: Direi sicuramente il rispetto, la fede e l'amore per la famiglia. 

A:  Parlando di fede, ti chiedo di raccontarmi del collegamento dell’Isola con la religione.
AD: L'isola è molto legata a San Silverio che è' stato Papa, patrono, esiliato a Ponza in cui è morto…per noi è il nostro collegamento fra la terra e il Dio, San Silverio è in mezzo che ci porta, abbiamo la chiesetta qua vicino…nel punto più alto dell’Isola. Ci sono grandi tradizioni legate a San Silverio come il canto dell’8 dicembre e la festa grande del 20 giugno con la parata in mare di tutte le barche che lo festeggiano

A: E invece cosa cambieresti dell’Isola se potessi?
AD: L’unica grande piaga a Ponza adesso è la droga che rovina tanti, lo sanno tutti ma nessuno lo sa capito?

In generale farei funzionare tutto un po' meglio, con le strade, con i cartelli, e rifacendo sicuramente i sentieri. Abbiamo così tante bellezze da offrire e da valorizzare. Mio nonno era il capo fanalista, i suoi tre figli fanalisti e mia mamma tutti i giorni portava il mangiare a suo padre al faro e ora la strada non c’è più, da quando è crollata nessuno ci ha più pensato…

A: Cosa vuol dire per te essere donna? 
AD: Essere donna vuol dire avere i propri diritti, essere anche abbastanza matriarcale…perché in genere l'uomo lavora e porta i soldi a casa ma è la moglie che deve gestire tutto e far quadrare i conti. Questo è. E poi ci sono i giorni belli e i giorni meno. Ogni tanto ci prendiamo un giorno di vacanza qua, c’è poco da fare durante l’inverno…